lunedì 4 febbraio 2008

tutto intorno a mac



complice una pioggia intensa, mac ha passato un pomeriggio intero al centro commerciale.
entrato insieme alla figlia per una spesa da cassa rapida max 10 pezzi, è rimasto coinvolto nei festeggiamenti del carnevale.

mentre assiteva allo spettacolo del mago max si è dato una guardata intorno.
3 piani di mcdonald's, iper, unieuro, h&m, zara, immersi nelle nebbie dell'east end della greater milan area ma assolutamente identici a centinaia di altri shopping center dispersi per l'italia, brulicanti di una umanità che, vista così, tuttainsieme, fa un po' schifo.

una marea di famiglie con passeggini e carrelli stracarichi, obesità infantile dilagante, mix di razze e culture (cultura poca, ad occhio e croce), trionfo di cafonaggine e di eccessi (complice, magari, il sabato grasso).
eppure, ognuno di loro, avrà chissà quante storie cariche di umanità da raccontare. amori impossibili, sbarchi notturni in gommone, sveglie ad orari assurdi, vite noiose, infortuni sul lavoro, espedienti per tirare avanti, malattie da combattere, filmini di matrimonio, bollette da pagare, perversioni sessuali, suonerie polifoniche, segreti inconfessabili.

insomma, ecco qui il target internazional-popolare di prima serata, quelli "dei pacchi", quelli che decidono chi lasciare sull'isola, che eleggono miss-italia a colpi di sms, artefici dei successi e degli insuccessi delle marche, veri responsabili dei palinsesti e, in ultima analisi, finanziatori degli stipendi faraonici delle star del piccolo schermo. perché più gente come loro raggiungi, più costa mettere in onda il tuo spot: è tutta una questione di GRP, baby.

mac, per il solo fatto di lavorare nel magnifico mondo della comunicazione, credeva di essere entrato di diritto in una comunità di eletti che vivono tra mostre di arte contemporanea, che assistono ad anteprime cinematografiche, che si nutrono esclusivamente di sushi e che, nel tempo libero, scopano giovani modelle desiderose di diventare testimonial di prodotti di largo consumo.
invece, eccolo qui, immerso nel tempio del largo consumo, intento ad ammirare il mago max che, con i suoi giochetti, riesce ad accendere sul viso di questi bimbi che lo stanno a guardare dei sorrisi impossibili da ricreare in photoshop.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ti conosco da così poco, ma ti adoro..mix di razze e culture (cultura poca, ad occhio e croce). bravo..

Anonimo ha detto...

Mac... non so come dirtelo... in qualche modo siamo tutti parte del popolo bue... ;)
anch'io domenica sono stata al centro commerciale. Quale istinto masochista può portare una pupina senza pargoli nel bel mezzo della delirante festa carnevalesca per i bambini, con marea umana indistinta e urla polifoniche?!? semplicemente fuori il tempo era una vera cacca, dovevo passare davvero a prendere delle cose, e soprattutto NON MI RICORDAVO ASSOLUTAMENTE CHE ERA LA DOMENICA DI CARNEVALE e ignoravo l'esistenza del festino per i pargoli...
ma alla fine come vuoi che non venga fuori il lato pupinesco dell'osservazione della varia umanità? Ho visto tante di quelle scenette (perché attaccati ai pargoli ci sono i genitori, e, poveracci, ci si chiedeva come facessero a resistere) che ho storielle da raccontare per i prossimi dieci anni... ;)

PUPINA

MOZ ha detto...

Pupina, se non sai come dirglielo, la soluzione e' semplice: stai zitta!
:DDDDDDDDDDDDD

Anonimo ha detto...

Peppejc!! mi hai rubato il commento....
Mac, ti conosco da cosi' poco, ma ti adoro!!!
:)
che dici? l'hai gia' sentita questa frase??bah...

mac ha detto...

peppejc, signorinam, grazie.
troppobbuoni!

"ti conosco da così poco ma già ti adoro"...
effettivamente sento dirmelo molto spesso... (uh uh!)
il problema è quando mi conoscono meglio!!!

mac ha detto...

pupi...
non pensare mica di doverti gustificare per aver passato una domenica all'iper... stai parlando con una cintura nera di centro commerciale...
solo, a volte, quando mi ci ritrovo in mezzo, vedo che le persone (le folle) mi danno sempre più fastidio... dev'essere che sto invecchiando.
poi, se ti soffermi a guardare "il particolare" noti tante piccole singole adorabili umanità.
però le masse... iniziano a farmi un po' schifo.

preco scuzare mio italiano forse poco coretto pefché io stare inizianto parlare solo linqua tetesca, jah.

Anonimo ha detto...

MOZ: ahahhahahaha... lo sai anche tu... è più facile che io riesca a trovare come dirglielo che a stare zitta, ahahahah ;)

MAC: no, no, non mi giustificavo... pensa che io trovo rilassante andare a fare la spesa al centro commerciale, cosa che fa bestemmiare mezza umanità! Però mi faceva ridere la scena di essere capitata là proprio in una domenica come quella, senza avere una ragione pargolesca per esserci. E non avendo i pargoli da inseguire, sgridare, recuperare, non dovendo fare rissa con qualche genitore energumeno, alla fine ero in un punto di osservazione privilegiato ;)
Comunque capisco benissimo quello che dici sulla massa... la maleducazione, per esempio, è già grave di per sè, ma quando si moltiplica in maniera esponenziale...

PUPI

Anonimo ha detto...

e poi abbiamo il coraggio di lamentarci della nostra classe politica. secondo me invece ci (li) rappresenta perfettamente